Jan Švankmajer: surrealismo su pellicola

Jan Švankmajer è un pittore e regista ceco nato nel 1934, che se, come me, siete amanti di ciò che è onirico e surreale, non si può non adorare. Le sue pellicole sono dei veri capolavori del surrealismo, poco da dire, corrente artistica di cui fece parte attivamente negli anni '60 (Gruppo Surrealista Cecoslovacco).

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Marco Mandrino
STORIES: Alan Watts

Ho amato Watts, attraverso i suoi libri, da subito. Ho amato la sua ironia, senza la quale non si può mai parlare di saggezza. Mi ha ammaliato la sua capacità di intrattenere attraverso la filosofia, il saper rendere estremamente “semplici” gli insegnamenti delle filosofie orientali in primis lo Zen ed il Taoismo. Più di tutto però amo la sua umanità comprese le “imperfezioni” e le “ombre” delle quali non si è mai vergognato.

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Marco Mandrino
Lingua Ignota: l'inno dei sopravvissuti

Non ci sono parole per descrivere la musica di Lingua Ignota, bisogna solo ascoltare. Il suo canto si fa da lirico, a struggente e di una violenza inaudita, arrivando allo scream del Black Metal. La musica passa dal pianoforte classico al noise più violento. L’atmosfera è di dolore estremo, che si fa in alcuni momenti tangibile, materico. Come se lo potessi toccare.

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Marco Mandrino
Joel Peter Witkin: la fotografia che sconvolge

Joel Peter Witkin è un fotografo americano nato nel 1939, che vive e lavora ad Albuquerque in Nuovo Messico. È un fotografo estremamente controverso, molto spesso censurato, in grado di suscitare accesi dibattiti in ambito artistico e anche morale. Già, perché Witkin sconvolge. Universalmente.

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Marco Mandrino
Chelsea Wolfe: dolore e bellezza

La pillola di oggi è dedicata ad una musicista americana meravigliosa: Chelsea Wolfe. Faccio una breve premessa, sono nata nell'83 (come quest'artista tra l'altro) e ho vissuto a pieno il “Girl Power” e nonostante all'epoca non mi nutrissi di Spice Girls, ma di Black Metal e Industrial, lo spirito di unione femminile l'ho sempre sentito tantissimo. E ammetto, al di là di questo, semplicemente la maggior parte della musica proveniente da progetti femminili mi piace di più, per gusto personale e forse per una sensibilità che sento più simile alla mia.

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Marco Mandrino
Gondry e i sogni in formato videoclip

Michel Gondry è un regista nato a Versailles nel 1963 e noto per il suo stile visionario ed onirico estremamente personale. Inizia giovanissimo come musicista, suonando la batteria nella band Oui Oui, per cui realizza alcuni videoclip musicali. Per una fortunatissima combinazione di eventi, i suoi video vengono visti niente poco di meno che dalla signora Bjork. E da qui inizia una collaborazione meravigliosa tra questi due artisti.

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Marco Mandrino