STORIES: Peggy Guggenheim
Una donna che rappresenta l'Avanguardia. Ha dedicato la sua vita alla scoperta, al collezionismo e al portare al pubblico le forme d'arte più nuove e avanguardiste del suo tempo, e che lo sono tuttora. Immortalata da Man Ray, amica di Duchamp, protagonista dei circoli culturali e artistici più rivoluzionari del '900, una donna che si definisce "un museo", più che una collezionista. Aperta alle nuove tendenze, fuori da ogni morale comune e conservatrice, ha trascorso la sua vita collezionando e promuovendo arte e bellezza.
Senza essere retorici o criticare le tendenze consumistiche contemporanee, e senza addentrarmi sulla figura della donna nella società odierna, sempre più involucro e oggetto, Peggy rappresenta per me un modello ispiratore.
Anzitutto non una donna che si siede in disparte ad osservare quello che compiono gli uomini, ma una donna di carisma immenso, intelligenza e cultura profonda, in grado di percepire la rivoluzione artistica degli anni in cui ha vissuto e diventandone protagonista, dettando quelle che erano le nuove tendenze e portando al pubblico artisti innovatori, le cui opere, collezionate nei suoi musei sono tuttora immortali, così come lei.
Surrealismo, dadaismo, espressionismo astratto, da Kandinsky a Pollock (da notare che è stata lei ad organizzare la sua prima personale), da Magritte a Ernst, era in grado di percepire il vero valore artistico di ciò che vedeva e che magari era assolutamente incompreso dai più. E oggi la Collezione Peggy Guggenheim è diventata uno dei maggiori musei d’arte moderna al mondo. E lei, con il suo stile unico, i suoi cani e la bellezza di cui era costante promotrice, rappresenta tuttora la scelta di una donna che rende la propria vita un'opera d'arte, un raggio di cultura sempre nuovo anche dopo decenni dalla sua scomparsa. Sulla sua vita non voglio spendere troppe parole, si possono leggere molte biografie dettagliate su di lei.
Certo, fu una donna ricca di una famiglia potente, ma questo non l'ha resa un'aristocratica snob conservatrice e bigotta, trofeo di qualche uomo di ricco di famiglia come lei, ma al contrario. Si è messa al servizio di ciò che è oltre l'oggetto usa e getta del consumismo, al servizio dell'arte, utilizzando la propria ricchezza materiale per creare una ricchezza culturale immortale e che arricchisce ancora oggi tutti noi.
Alice K.
STORIES è una rubrica dedicata a grandi storie del passato che possono ispirare il tuo presente.