Fede in un nuovo infinito
Comprendo che oggi è più reale ciò che viene narrato che non la semplice verità fattuale. Essere legato alla verità fattuale è considerato medioevo (adoro il medioevo). Se in presenza di regimi totalitari era rivoluzionario dire la verità oggi la verità si perde in mezzo alla tonnellata di informazioni da cui l’essere umano medio viene travolto attraverso il suo smartphone ad ogni istante. Affermare la verità è ormai pressoché inutile ma è importante. Come è importante salvaguardare la bellezza “inutile”, allo stesso modo rivolgersi alla verità corrisponde ad un costante nutrimento della luce.
La verità è che le persone sono sempre più sole, la verità è che siamo sempre più divisi, la verità è che ciò che viene “venduto” come “progresso inclusivo" è in realtà una mostruosità innaturale che porta solo più lontananza e dolore.
Ho però fede che la soluzione non sia guardare indietro, che questo processo distruttivo in atto ci porti ad un punto di rottura dal quale nascerà qualcosa di buono e che noi oggi si debba fare il possibile per salvaguardare la luce della verità e rivolgerci verso il cielo con lo sguardo alla ricerca di un antico nuovo infinito.
m.m.
*foto di Emanuela Boriotti