Green Pass Editoriale
Passaggio al Bosco è l’editore degli ultimi miei due libri. In questi giorni sta vivendo una notorietà indiretta perché un gruppo di scrittori e artisti dei soliti circoletti dei “buoni” e “colti”, in legittimo disaccordo con la linea editoriale (perché non concordare con delle idee è sempre legittimo), né chiedendo l’esclusione da una fiera libraria.
Non perdo tempo a difendere o meno i libri e gli autori di Passaggio al Bosco, farlo sarebbe un po' entrare in una discussione ridicola come se la cultura debba seguire una bandiera, ne so come andrà a finire la vicenda.
La questione è che nessuno dovrebbe permettersi di interrompere il libero circolare delle idee (già che negli ultimi tempi di idee ce ne sono piuttosto poche), nessuno dovrebbe permettersi di censurare diverse interpretazioni della storia che invece possono essere legittimamente criticate.
La cosa paradossale dei nostri tempi è che per la libertà, la cultura ed il benessere si fanno scelte da regime totalitario. Noto infatti che è ormai permesso a personaggi terrificanti di irrompere in convegni e conferenze e zittire, non con le idee ma con la violenza e lo schiamazzo, chi è lì per parlare. Così come è stato considerato normale e giustificato limitare la libertà a fronte di diverse idee sulla propria salute ed il rifiuto di inocularsi una sostanza aliena nel proprio corpo.
Voglio far notare che l’argomento “forte” della richiesta di esclusione è che Passaggio al Bosco, tramite alcuni dei suoi libri, sarebbe anti-libertario e contro i valori costituzionali. Quindi per difendere la libertà chiedono la censura.
Se tale argomentazione fosse creduta valida allora andrebbero bandite tutte le case editrici colpevoli di pubblicazione di filosofi che vanno dall’antica Grecia fino a Marx e Gramsci.
Una persona con un minimo di buon senso non processa i libri ma leggendoli impara a contestualizzare integrando dentro di sé ciò con cui è in risonanza tralasciando il resto. Non bisognerebbe pensare all’umano come ad un essere da “indottrinare” né con idee di sinistra o di destra o fasciste o comuniste. I libri dovrebbero, tra l’altro, servire a far vedere un punto di vista diverso dai propri.
La censura e la proibizione dei libri è uno degli atti più vili ed ignoranti che si possano sostenere. È un po' come andare ad un convegno per zittire qualcuno degli invitati.
Per me è uno shock intellettuale pensare che oggi si debbano ancora ribadire queste cose, come è scioccante pensare che qualcuno non vuole a teatro opere russe in quanto russe o come è stato scioccante anche vivere un periodo che per il “nostro bene” eravamo tutti agli arresti domiciliari.
Dopo il green pass sanitario per uscire di casa fra poco ci toccherà il green pass culturale che discrimini su cosa è lecito e cosa non lo è.
A prescindere da tutto questo sono convinto che grazie ai grandi intellettuali a favore della censura Passaggio al Bosco è oggi più conosciuto di prima.
m.m.