For those about to die – La serie

 

Ci hanno speso un sacco di soldi e si vede. Superficialmente si può dire che è incentrata sui “gladiatori” ma in realtà è parte di quel subdolo e strisciante tentativo di riscrivere la storia per legittimare l’attuale orrore.

Per chi di storia sa poco o nulla, ovvero la maggioranza del pubblico, scopri che:

1.       Roma non era abitata dai Romani, ovvero i nostri avi, ma da un misto di tante razze. Tipo Roma oggi.

2.       Scopri poi che i Romani, quelli bianchi, erano per lo più dei depravati, malati mentali e corrotti.

3.       Scopri che i neri, i personaggi di colore che appartengono a questa strana Roma, sono tutti buoni e personaggi positivi. Se avessero fatto il contrario gli autori sarebbero stati accusati di razzismo ma noi oggi l’italiano autoctono è in grado di subire qualunque cosa e sentirsi persino in colpa.

4.       Scopri che essere etero sessuale era una vera e propria stranezza così come era davvero strano non essere maniaci sessuali. Magari nella seconda stagione organizzano un “pride”. La serie in certi momenti fa apparire quasi normale la pedofilia. Sarà un caso?

I dialoghi ed il doppiaggio imbarazzanti, la sceneggiatura terrificante. Si vede che gli autori hanno cercato di “ricalcare” il mood del Trono di Spade senza però neppure lontanamente avvicinarsi.

Ciò che è sconcertante però è altro. Nei periodi di decadenza estetico culturale come quello che viviamo oggi si potrebbe riprendere il meglio passato per sollevarlo ad esempio per far si che diventi un faro per guidarci fuori dal pantano. Invece il corrotto contemporaneo è così tronfio della sua ignoranza che riscrive il passato per farlo somigliare il più possibile all’orrore attuale. L’erotismo è così sostituito dalla pornografia. Ciò che autori come Ballard inscenavano con l’intento di provocare ed indignare adesso è dato in pasto al pubblico con la consapevolezza di compiacerlo.  

m.m.

 
Marco Mandrino