Esibizionismo arcobaleno

 

Nell’ultimo mese siamo stati tutti bombardati dalle immagini di quel carnevale grottesco chiamato “Pride”. Sarebbe ovvio, ma ci tengo a precisare, che ognuno è libero di amare chi desidera ed anche se non lo comprendo, tra consenzienti, si può fare di “tutto” anche senza l’ombra di quel sentimento chiamato Amore. Nella legislazione italiana non esistono leggi discriminatorie in tal senso. Se esistessero sarei il primo a manifestare dissenso in tutti i modi possibili. Mi chiedo quindi: perché? Quale è lo scopo? Divertirsi? Oppure si punta ad altro? E se si punta ad altro a cosa?

Sono certamente un “bacchettone” ma non comprendo l’esibizionismo. Mi mette addosso un senso di tristezza infinita vedere culi flaccidi esibiti persino davanti a dei bambini. Persone che per un giorno si vestono in modo ridicolo, si sforzano di essere goliardiche per poi tornare ancor più abbruttite nei loro loculi.

Mi chiedo inoltre questa “grande” necessità di far caroselli contro le discriminazioni dove fosse finita tra il 2020 ed il 2022. Mi pare di ricordare che dei ben più parchi portuali triestini siano stati malmenati nell’indifferenza di tutti. Adesso invece tutti in piazza a far caroselli senza capire bene contro chi o a favore di cosa.

Perché tanta necessità di esplicitare la propria sessualità? Non è forse più erotico e bello  tenere alcuni spazi personali come privati? L’esibizionismo innaturale mi sgomenta lo trovo pornografico. Sono alieno alla ricerca stessa del godimento immediato sia che riguardi il sesso così come del cibo. Tutta questa ansia di mostrarsi e di mostrare agli altri cosa?  

Vorrei urlare a tutti costoro, che non sono ovviamente miei nemici, che forse il nostro senso su questa terra sarebbe quello di comprendere chi siamo, di esprimere virtù e bellezza attraverso le nostre azioni e attraverso la forma che diamo alla nostra vita. Anche solo scriverlo mi fa sentire quasi ridicolo, come urlare rivolto alle dune del deserto. Ma non demordo, questo è il mio tempo, questa è la mia vita. Amor Fati!

Quindi continuo ad esprimere l’autentico anticonformismo che è nella bellezza infinita di coltivare l’Amore con lentezza e nei piccoli gesti invisibili verso una sola persona ed esserle fedele a prescindere. Declamo il senso poetico di una silente passeggiata nei boschi. Descrivo nella mia mente l’autentico rivoluzionario come una persona “normale” dotata di “normale” buon senso che si prende cura delle persone che ama e tiene fede agli impegni presi.

Tutte realtà lontane dal carosello ammantato dell’odioso arcobaleno contornato da corpi derelitti in sovraesposizione. 

m.m.

 
Marco Mandrino