Difendo Ferragni

 

Premesso che mi disgustano coloro che “incensano” e poi “crocifiggono” a seconda di come tira il vento. Ferragni rappresenta la visione del mondo che non mi appartiene e rimane per me un “nemico”. Non mi piaceva prima, non mi piace adesso. Chi la glorificava prima e la crocifigge adesso sono o ebeti, che hanno bisogno che qualcuno spieghi loro che ciò che fa lo fa per interesse personale e del bene degli altri in senso lato non le interessa nulla, oppure quella categoria di persone che infieriscono su un avversario in rotta.

Attaccare CF è come attaccare Vanna Marchi. Sono personaggi prigionieri di sé stessi che seguono inconsciamente ciò che credono essere un bene per loro e si auto condannano ad una vita da incubo, che non è vita. Non importa quanto siano ricchi e chi misura la vita sulla ricchezza è già perso senza speranza. Per chi dà credito ad una dei milioni di Ferragni al mondo non c’è salvezza. Per questo fare delle leggi per proteggere i “consumatori” è come fare una legge per abolire l’imbecillità.

Se davvero vogliamo fare qualcosa bisognerebbe boicottare tutte le multinazionali, istituti bancari ed entità giuridiche che “combattono il cambiamento climatico” o sono “per la parità di genere” o “sostengono l’Ucraina contro il dittatore” o comunque appoggiano una qualunque campagna moralistica. Non perché queste cose siano giuste o sbagliate in sé. La realtà è che queste entità giuridiche fanno pubblicità ingannevole cercando di attirare clienti accodandosi e assecondando il pensiero unico dell’Impero del Nulla. Smettiamo di ascoltare certe sirene e ricordiamo che il loro unico interesse si chiama “denaro e potere”.

In sostanza non è Ferragni il nemico ma la morsa nichilistica di cui lei stessa è schiava è ciò che bisogna combattere.

m.m.

 
Marco Mandrino