Il Benessere malsano
Tra le tante caratteristiche malate della nostra società c’è quella del benessere.
Il mondo di ognuno dipende dagli occhi con cui lo si osserva. Le persone oggi, anche quanto si dicono olistiche, in realtà non lo sono e non comprendono l’olismo.
Una persona che vede il Tutto come non frammentato non si lascia catturare dall’idea materialistica odierna di benessere. Comprende che il benessere dipende da tante componenti spirituali, mentre l’ignorante vede solo un corpo.
Chi vede solo un corpo si fissa su diete, numeri e quantità. Diventa una perfetta vacca da mungere per il mercato del benessere ed inizia a pensare a cosa fare e a cosa non fare.
L’autentico benessere dipende molto più dalla soddisfazione che permea l’esistenza: Eudaimonia.
Se bere alcol diventa un momento di convivialità o di autentico piacere personale contemplativo fa bene allo spirito.
Rischiare l’integrità fisica, farsi male al corpo per seguire un ideale in cui si crede, fa bene allo spirito.
Sacrificare sé stessi, i propri interessi ed il “benessere” del corpo per colei che si ama, fa bene allo spirito.
Non dormire, mangiare cibo spazzatura, spingersi oltre l’estremo — Askesis — per portare a termine un impegno preso, fa bene allo spirito.
Restare immobili, nonostante il dolore, per non perdere l’effimero istante contemplativo, fa bene allo spirito.
Chi non lo comprende, se ne sta a casa a preservarsi per la tomba, contando le calorie, senza bere alcol, né fumare, né rischiare, per vivere più a lungo senza accorgersi che è già morto.
Noi, si osserva l'abisso dall'alto, lasciando che la vertigine ci catturi.
m.m.
*foto di Emanuela Boriotti