Una volta erano vichinghi

 

Ho passato una settimana con Emanuela in un luogo magico, le isole Svalbard. Grazie al viaggio che ci ha portato fino a destinazione ho potuto conoscere un po' più da vicino la cultura norvegese. Popolo cortese, corretto, estremamente professionale, ligio alle regole, rispettoso. Nei locali luci soffuse, mai un volume di voce “sopra le righe”, mai nessuno che parlasse al telefono dentro un qualsiasi locale (cosa fastidiosissima). In giro sempre un senso di benessere non ostentato. Tutto perfetto? Ovviamente dipende dai punti di vista.
Raramente un sorriso raggiante e autentico, la sensazione di essere circondato da persone trattenute. Le donne sopra i trent'anni sembrano aver perso la femminilità per strada. Gli uomini nello sguardo hanno perso ogni senso di fierezza e sembrano sempre ipercontrollati come se avessero un paletto.....
Tutti iper-ansiosi riguardo alla sicurezza da farti sentire oppresso. Alle Svalbard legalmente puoi andare dove ti pare ma se ti allontani dal paese senza una guida si fermano a farti una paternale, non richiesta, sulla sicurezza e la pericolosità degli orsi polari. Mi sono informato ovviamente. Molto più probabile essere investito da una macchina in centro Milano che non attaccato da un orso polare alle Svalbard. Ma loro sono ligi anche alle regole non scritte e soprattutto ci tengono un sacco alla tua sicurezza.

Questo è il risultato di una civilizzazione senza equilibrio. Erano un popolo di avventurieri, di ribelli guerrieri che hanno solcato i mari oltre ogni limite conosciuto. Avevano una spiritualità magica e misteriosa che attraverso degli archetipi li legava strettamente a quel mondo naturale che adesso li terrorizza tanto. 

m.m.

 
Marco Mandrino