L’Idiot International
Questo breve post è un tributo a uno dei pochi giornali liberi dell’epoca moderna, ma soprattutto un’apologia di una modalità ormai scomparsa.
L’Idiot era una redazione pazzesca, fatta di pensatori liberi, considerati estremisti solo perché uniti dalla comune repellenza verso il sistema dominante. In esso trovavano spazio articoli di anarco-comunisti, di autori nazional-fascisti, fino a schegge impazzite come Eduard Limonov.
L’unica regola non scritta era che chi la pensa diversamente non è un nemico, ma qualcuno con cui esiste un senso di comunanza nella differenza. L’avversario ideologico diventava un amico con cui bere una birra e scambiare due chiacchiere in leggerezza.
La modalità dell’Idiot è ciò che manca oggi, ed è anche il motivo della sua scomparsa. Bacchettoni alla Simone De Beauvoir ne odiavano il non “allineamento”. Agli autentici idioti il pensiero libero dà fastidio: è necessario indossare una casacca e mimetizzarsi in un gregge di un unico colore. Oggi chiunque manifesti un barlume di libertà intellettuale è investito dall’orda dei non-morti, il cui unico obiettivo è zittirlo e delegittimarlo.
Cascina Bellaria vuole essere uno spazio vitale che celebra ciò che ci accomuna, pur nelle legittime differenze, dove prevale la leggerezza. Una sorta di omaggio allo spirito dell’Idiot International.
m.m.