Il Paradosso dei democratici
L’ho già detto molte volte, ma è una premessa necessaria: la democrazia non è il trionfo del volere del popolo, ma della manipolazione, e il risultato, sotto gli occhi di tutti, è la decadenza.
Questa premessa serve solo a chiarire che non credo nella democrazia e non ho intenzione di difenderla. Le “anime belle” dell’egemonia culturale, che infestano il 99% dell’informazione, sembrano però tenerci particolarmente.
In questi ultimi anni però continuano a cadere in un evidente paradosso.
In Romania, vince democraticamente un tizio considerato di estrema destra e il voto viene annullato. La gente, il popolo, protesta legittimamente, ma i media lo dipingono come manipolato e gridano al rischio totalitario e antidemocratico.
In Germania, comunque andrà a finire, molti tedeschi voteranno AFD. I “buoni” invocano un cordone sanitario affinché non possano mai andare al potere e altri vorrebbero lo scioglimento.
In Georgia, vince un partito filorusso e viene immediatamente bollato come antidemocratico. La minoranza che scende in piazza per protestare, a differenza dei romeni, non è considerata manipolata o finanziata: per i media, sono la "resistenza".
Soros e Bill Gates sono “filantropi”, Musk un “oligarca”. Su Zuckerberg adesso sono in confusione.
Verrebbe quasi da pensare che, per le “anime belle”, la democrazia significhi semplicemente che deve vincere chi piace a loro, e non abbia nulla a che fare con il popolo.
Ci si dovrebbe chiedere: che significato danno alla democrazia?
O forse sono solo totalitaristi senza la spina dorsale di ammetterlo?
m.m.