Cattive influenze

 

Non comprendo lo sdegno che ha attirato la più celebre influencer italiana sulla vicenda legata a dei panettoni. Non lo comprendo per il semplice fatto che ad una persona dotata di buon senso anche super basico dovrebbe essere chiaro che l’intento è solo e semplicemente vendere. Gli “influencer”, termine di per sé terrificante, sono per lo più dei piazzisti e dei pubblicitari a cui non frega nulla della beneficenza e del benessere dei loro seguaci.

Con il mio ragionamento voglio però andare oltre. Il capitalismo post-moderno della nostra epoca si è rifatto la facciata ed ora si vende e si promuove attraverso un bieco moralismo. Pubblicizza i suoi prodotti attraverso la sua truppa di influencer/piazzisti non più cercando di promuovere la bontà, la funzionalità o il buon rapporto prezzo/beneficio. No, adesso il turbo capitalismo è diventato “green”, “solidale”, “femminista”, “inclusivo”, “resiliente” e tutta una paccottiglia di termini per far credere allo zombie contemporaneo che non è interessato al profitto ed al potere ma al bene dell’umanità.

Io ti invito a smetterla di farti abbindolare. Fregartene di messaggi “equosolidali” e di “beneficenza” indiretta. Acquista ciò che ritieni utile con il buon senso basico di chi confronta costi e benefici. Se poi ti senti di far beneficenza falla tu direttamente, senza pubblicizzarla e magari scegli persone o cause a te vicine. 

m.m.

 
Marco Mandrino